Panoramica delle attività
Scopo dell’Istituto è la formazione, l’affinamento e la diffusione della cultura nelle discipline storico-postali attraverso pubblicazioni, corsi, seminari, mostre, ed ogni altra manifestazione di carattere culturale. Tutto al fine di sollecitare un maggior coinvolgimento del mondo universitario in questa tematica e, allo stesso tempo, suggerire alla sfera del collezionismo delle linee di ricerca.
Dal 2004 l’Istituto organizza annualmente i “Colloqui di storia postale”, punto d’incontro tra studiosi ed amatori di storia postale, che continua tuttora a svolgersi ogni anno su un tema stabilito. I ricercatori accademici, gli amatori ed i cultori della materia possono così confrontare i rispettivi metodi e strumenti di ricerca e trarne reciproci spunti per le proprie attività.
Dal 2004 l’Istituto organizza annualmente i “Colloqui di storia postale”, punto d’incontro tra studiosi ed amatori di storia postale, che continua tuttora a svolgersi ogni anno su un tema stabilito. I ricercatori accademici, gli amatori ed i cultori della materia possono così confrontare i rispettivi metodi e strumenti di ricerca e trarne reciproci spunti per le proprie attività.
In passato, la contiguità fra Istituto e Archivio Datini contribuì a far nascere i seminari “Posta e paleografia” organizzati dall’Istituto dal 1983 al 1993, incentrati sullo studio della paleografia “mercantesca”, una scrittura in evoluzione, con motivazioni esclusivamente utilitarie, libera da quelle regole formali che codificano le scritture curiale e cancelleresca.
Dal settembre 2002 l’Istituto riprese l’attività in questo settore con l’organizzazione del convegno internazionale “Sul filo della comunicazione - La telegrafia nell’800 fra economia, politica e tecnologia” che ha visto la partecipazione di numerosi studiosi italiani, europei ed extraeuropei. Membri dell’Istituto sono stati presenti a tavole rotonde, convegni e congressi in varie sedi in Italia ed all'estero.
Nel settembre del 2003, in collaborazione con l’Archivio di Stato di Prato, si svolse il primo seminario di specializzazione “Scrittura e comunicazione - I carteggi pubblici e privati dal Medioevo all’età contemporanea”; anche questo a partecipazione internazionale. Questi seminari si sono poi succeduti ogni anno sino al 2008.
Dal settembre 2002 l’Istituto riprese l’attività in questo settore con l’organizzazione del convegno internazionale “Sul filo della comunicazione - La telegrafia nell’800 fra economia, politica e tecnologia” che ha visto la partecipazione di numerosi studiosi italiani, europei ed extraeuropei. Membri dell’Istituto sono stati presenti a tavole rotonde, convegni e congressi in varie sedi in Italia ed all'estero.
Nel settembre del 2003, in collaborazione con l’Archivio di Stato di Prato, si svolse il primo seminario di specializzazione “Scrittura e comunicazione - I carteggi pubblici e privati dal Medioevo all’età contemporanea”; anche questo a partecipazione internazionale. Questi seminari si sono poi succeduti ogni anno sino al 2008.
L’esperienza dei Seminari, con l’apporto da parte di tanti docenti, è stata particolarmente utile per lo sviluppo dell’attività editoriale dell’Istituto. Fin dal 1983 l’Istituto iniziò la pubblicazione nella propria collana dei Quaderni di Storia Postale, saggi monografici che trattano dalla posta militare alla storia postale del Risorgimento, dalla posta dei mercanti medievali alla politica postale, dai corrieri pontifici alle comunicazioni fra Italia e Polonia nel ’500 e alle riforme postali napoleoniche in Italia e molti altri temi. Dal 1999 viene pubblicata la rivista Archivio per la storia postale - Comunicazioni e Società che diffonde la voce dell’Istituto nei più importanti ambienti scientifici.
Fra le attività dell’Istituto vi è la gestione di una ricca biblioteca specializzata, con un catalogo informatizzato con oltre 30.000 schede consultabili on-line nel Catalogo provinciale pratese, che accoglie documenti che vanno dalle guide ed antiche carte postali ai recenti volumi filatelici.
Momenti importanti nella vita dell’Istituto sono stati anche l’organizzazione e la partecipazioni, dal 1989 ad oggi, a varie mostre documentarie, anche in sedi prestigiose come palazzo Montecitorio a Roma, presso la Camera dei Deputati.
Momenti importanti nella vita dell’Istituto sono stati anche l’organizzazione e la partecipazioni, dal 1989 ad oggi, a varie mostre documentarie, anche in sedi prestigiose come palazzo Montecitorio a Roma, presso la Camera dei Deputati.
Notevole è l’attività di ricerca svolta in archivi pubblici italiani (Archivio Centrale dello Stato, Archivio Storico Diplomatico del Ministero per gli Affari Esteri, Archivio dell’Ufficio storico dello Stato Maggiore dell’Esercito, Archivi di Stato italiani ed esteri) ricerca che è alla base della maggior parte delle pubblicazioni edite nella collana dei “Quaderni di storia postale” e che contribuisce ad arricchire il fondo documentario dell’archivio dell’Istituto.
Il problema dei finanziamenti ha - ovviamente - sempre condizionato l’attività dell’Istituto. Dal punto di vista giuridico l’Istituto è solo un’associazione privata e la prima fonte di finanziamento è costituita dalle quote dei soci e dai contributi pubblici e privati, oggi purtroppo insufficienti ad assicurare anche l’ordinaria gestione. Sino a pochi anni fa sono pervenuti importanti contributi finalizzati dal CNR, nonché dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dalla Regione Toscana, dalla Provincia di Prato, dal Comune di Prato, e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Prato. Tutti questi contributi, pur di entità non rilevante, hanno consentito finora la sopravvivenza dell’istituzione. Con il 2002 venne raggiunto un importante obiettivo: il riconoscimento giuridico da parte dello Stato. All’ottenimento di questo contribuì l’ingresso del Comune e della Provincia di Prato come soci sostenitori, fondamentale per la costituzione del fondo patrimoniale previsto dalla legge. All’inizio del 2003 la Regione Toscana inserì l’Istituto nella tabella regionale creata a sostegno delle attività delle istituzioni culturali di rilievo regionale.
Il problema dei finanziamenti ha - ovviamente - sempre condizionato l’attività dell’Istituto. Dal punto di vista giuridico l’Istituto è solo un’associazione privata e la prima fonte di finanziamento è costituita dalle quote dei soci e dai contributi pubblici e privati, oggi purtroppo insufficienti ad assicurare anche l’ordinaria gestione. Sino a pochi anni fa sono pervenuti importanti contributi finalizzati dal CNR, nonché dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dalla Regione Toscana, dalla Provincia di Prato, dal Comune di Prato, e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Prato. Tutti questi contributi, pur di entità non rilevante, hanno consentito finora la sopravvivenza dell’istituzione. Con il 2002 venne raggiunto un importante obiettivo: il riconoscimento giuridico da parte dello Stato. All’ottenimento di questo contribuì l’ingresso del Comune e della Provincia di Prato come soci sostenitori, fondamentale per la costituzione del fondo patrimoniale previsto dalla legge. All’inizio del 2003 la Regione Toscana inserì l’Istituto nella tabella regionale creata a sostegno delle attività delle istituzioni culturali di rilievo regionale.
Riguardo alle prospettive future e allo sviluppo degli studi storici postali in Italia, oltre alla continua attività dell’Istituto un ulteriore motivo di fiducia viene anche da un incremento nel numero di tesi di laurea che presentano punti di contatto con vari aspetti della storia postale. Particolarmente significative le ricerche in corso in Italia - ricca di fonti archivistiche anche per quanto riguarda le poste e le telecomunicazioni - da parte di dottorandi di ricerca. Un interesse crescente dunque, attestato anche dai contatti che sempre più di frequente ricercatori stranieri prendono con l’Istituto.